Come riuscire a superare una paura? Il primo passo è quello di diventare consapevole se, con i tuoi comportamenti, la stai facendo crescere invece che diminuirla.
Ma andiamo con ordine.
Provare paura non piace a nessuno ma è una delle quattro emozioni primarie, assieme alla rabbia, al piacere e al dolore, e quindi fa parte di noi.
Nessuno è immune alla paura, perché è alla base del nostro sistema di sopravvivenza, fa parte del nostro, chiamiamolo così, sistema operativo.
Ma per quanto la paura sia sana e ci salva la vita, quando non l’affrontiamo nel modo giusto, ci può letteralmente rovinare la vita.
La paura blocca tutto: azione, comunicazione, pensiero, respiro.
Diffida da chi dice che non ha paura, non prova paura. Gli impavidi esistono solo nei film. Quindi parti dal presupposto che avere paura è naturale, non sei sbagliato e non c’è niente di sbagliato in te.
Prima di vedere i tre comportamenti che alimentano la paura, vorrei parlarti dei livelli della paura.
Devi sapere che ogni emozione primaria (paura, rabbia, dolore e piacere) ha tre livelli:
- un livello sano
- un livello di attenzione
- un livello patologico
I tre livelli della paura sono:
- timore (sano)
- paura (attenzione)
- panico (patologico)
Quindi, il passo che ti viene chiesto di fare, non è quello di eliminare la paura, ma bensì far tornare la paura che ti sta bloccando in questo momento, ad un livello sano di timore, dove l’azione, la parola e il pensiero sono attivati per trovare soluzioni.
Come si fa? Per prima cosa riconoscendo i tre atteggiamenti principali che stai mettendo in atto quando sei di fronte a qualcosa che non ti piace, che ti mette a disagio, che ti fa paura.
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EVITAMENTO
Il primo atteggiamento che più o meno consapevolmente si mette in atto è l’evitamento.
Davanti ad una situazione che mi provoca disagio, quel batticuore, quell’ansia, quel fastidio intestinale e via dicendo, preferisco evitare di farla. Inizio a evitare ciò che mi non mi piace, ciò che mi mette a disagio, ciò che mi fa paura oppure semplice timore.
Se non è necessario per la mia sopravvivenza è chiaro che evito di provare l’emozione paura.
Nasce subito il benessere per aver evitato ciò che non volevo affrontare e quindi si innesca uno schema comportamentale molto semplice: non mi piace, lo evito, sto meglio.
L’evitamento porta con sé la credenza che posso tenere sotto controllo la paura. Ma è un paradosso, perché più cerco di controllare qualcosa, in questo caso l’emozione paura, e questa invece prende forza, cresce.
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CHIEDERE AIUTO
Il secondo atteggiamento che si mette in atto di fronte alla paura è chiedere aiuto continuamente.
Intendiamoci. Chiedere aiuto è necessario quando riconosco a me stesso di non essere in grado di affrontare una determinata situazione, riconosco i miei limiti e chiedo aiuto. Si chiama umiltà.
Il problema nasce quando chiedo costantemente aiuto per evitare di affrontare quella determinata situazione in modo autonomo.
Questo comportamento porta a consolidare la credenza che da solo non sono in grado di affrontare ciò che mi spaventa. Chiederò aiuto fino a diventare dipendente dagli altri e non riuscirò a farlo da solo.
Sul momento sto bene, perché sollevato dal fatto di non dover affrontare da solo quella situazione, ma poi nasce la frustrazione per non esserci riuscito da solo e per aver avuto bisogno di qualcuno.
Anche delegare può indicare una forma di evitamento della paura. Delegare perché sono consapevole dei miei limiti è un conto, delegare perché ho paura di portare avanti un determinato compito, è un’altra storia.
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RASSICURAZIONI
L’ultimo atteggiamento che si mette in atto è quello di chiedere continue rassicurazioni.
Non sono sicuro, devo avere la certezza di non sbagliare, voglio sentirmi dire che va tutto bene, tutto questo alimenta l’insicurezza davanti alla paura.
Anche in questo caso, ciò che cresce non è certo l’autostima ma proprio il contrario, l’insicurezza.
Questi sono i tre principali comportamenti che alimentano la tua paura, la fanno crescere fino a bloccare completamente le tue azioni.
Gli antichi sumeri dicevano “la paura guardata in faccia si trasforma in coraggio, la paura evitata si trasforma in timor panico”.
La credenza di poter tenere sotto controllo la paura è un autoinganno molto pericoloso che può sfociare nel terzo livello della paura, ovvero il panico.
Non si possono tenere sotto controllo le emozioni, perché prima o poi, tutto quello che è stato represso, troverà la strada per uscire, che tu lo voglia oppure no.
Fai in modo che la paura sia tua amica, ascoltata e accoglila. Non cercare di eliminarla e neanche di allontanarla.
Ci sono strumenti che aiutano ad affrontarla nel migliore dei modi. Ma di sicuro, evitarla non è tra questi.
E non pensare neanche di non essere abbastanza forte e coraggioso, perché è solo dal momento che decidi di affrontare la tua paura, che nasce il coraggio.
La mia prima maestra mi disse questa frase più di vent’anni fa “non puoi aspettare di essere coraggiosa per fare ciò che ti spaventa”. L’ho guardata male ascoltando queste parole, ma ora posso solo dire che aveva ragione e questa frase la porto nel mio cuore con molta gratitudine.
Riconosci, affronta e supera la paura che ti sta bloccando e torna ad essere protagonista della tua vita!
Ti abbraccio, a presto.
Rosanna
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